sabato 12 agosto 2017

Cosa fare a Torino ad Agosto?




Eccoci giunti anche quest'anno alla fine di un lungo percorso che ci ha portati stanchi ma soddisfatti alle meritate vacanze estive. 

Il Bar Kahlùa sarà chiuso da lunedì 14 Agosto fino al 01 di Settembre 2017.

Anche se l'attività si fermerà nelle prossime settimane per trovare nuove energie ed idee, abbiamo pensato di segnalare qui di seguito alcune attività che la Città di Torino propone durante la nostra temporanea assenza. Con il passare degli anni e con il cambiamento di abitudini, un maggior numero di persone resta in città nelle settimane di Agosto: per questo, dare una sbirciatina ad alcuni eventi selezionati, potrà essere utile a chiunque voglia approfittarne.

Segnaliamo innanzitutto che nelle giornate del 14 e del 15 di Ferragosto i musei civici della città costeranno solo 1€ (le visite guidate 5€): questo vuol dire che a questo prezzo irrisorio si potrà vedere l'autoritratto di Leonardo esposto alla Biblioteca Reale, gli itinerari della mostra permanente organizzati al MAO, e in generale saranno garantite le aperture di tutte le strutture importanti del territorio, dal Museo Egizio alla GAM. Da non perdere, alla Galleria Sabauda l'esposizione della Venere di Botticelli.

Per chi amasse invece la bicicletta e il monregalese, è stata attività l'iniziativa Dal di sotto in su, un tour guidato alla scoperta del magnifico Santuario di Vicoforte - opera barocca di inestimabile valore - e i tesori della città di Mondovì. L'offerta è arricchita soprattutto dalla possibilità di utilizzare biciclette elettriche, tecnologia che permette una mobilità estremamente facilitata in una zona di sali-scendi come quella dei dintorni di Mondovì, per l'appunto.

Per gli amanti del cinema, invece, oltre a ricordare l'ovvia apertura anche del Museo Nazionale del Cinema e della Mole, vi sono parecchie iniziative di cinema all'aperto in città, con rassegna della passata stagione cinematografica e non solo: da consultare, prime fra tutte le programmazioni a Palazzo Reale, al Cinema Romano e al Parco Rignon.

Infine, assolutamente da non perdere il festival di musica che avrà sede alla Spazio 211 nei giorni 25-26-27 Agosto: tra i nomi dell'evento che coinvolgerà quasi tutta la città in quei giorni troviamo artisti importanti del calibro di PJ Harvey e Richard Ashcroft. Il festival, per chi non lo sapesse, è il TO-Days Festival e, se non vi siete ancora accaparrati gli ultimi biglietti, è giusto che corriate ora a recuperare ciò che rimane.

Sperando come sempre di aver servito il nostro pubblico al meglio, non ci resta che salutarvi e augurare a ognuno di Voi dei giorni di serenità e di riposo, nonché di divertimento.

A presto!

Staff Bar Kahlùa

mercoledì 25 gennaio 2017

COSE PICCOLE MA BUONE - La fisica di una pallina da tennis.

"Servì loro delle ciambelline alla cannella appena uscite dal forno, con la glassa ancora fluida. Mise sul tavolo il burro e i coltelli per spalmarlo. Poi sedette insieme a loro. aspetto sinché non ebbero preso ciascuno una ciambellina cominciando a mangiare. “fa bene mangiare qualcosa” disse guardandosi. ”Ce n’è ancora. Mangiate sinché volete. Ci sono tutte le ciambelle del mondo, qui.”



"Una cosa piccola ma buona", racconto di Raymond Carver, tratto dalla raccolta "Cattedrale". Traduzione di Francesco Franconeri.



OPEN
EDIZIONI EINAUDI
2011


Una delle colonne portanti del nostro staff è un vero appassionato di sport - in genere - e di tennis - in particolare. Tra i libri della nostra Bookshelf potrete trovare, grazie a lui, uno dei più letti best-seller degli ultimi anni, ossia quello che vedete nell'immagine qui sopra: Open, an autobiography.

A detta di Mario - ossia una delle colonne portanti di cui sopra, di cui sveleremo di più molto presto - il testo è molto affascinante: Andrè Agassi - classe 1970 - negli anni '90 è uno dei più forti tennisti al mondo, grazie alla spinta di un padre - di origine iraniane ed armene - che credeva immensamente nel talento del figlio ma che schiacciò psicologicamente con la sua personalità brutale e ossessiva e compulsiva. Agassi rimane per tutta la vita imbrigliato, nel suo intimo, tra l'odio profondo per il tennis e, ci viene da dire, per la rappresentazione che questo sport ha per lui, ossia appunto al figura paterna, e l'amore per il gioco, per l'unica cosa che ha imparato a fare davvero bene. Insomma, un uomo miliardario, vincente e di successo ci confessa di essere in fondo una persona comune che combatte la sua interiore lotta tra ciò che deve fare e odia e ciò che fa e ama, di una persona che a 20 anni giocava contro i più grandi del mondo e ci giocava per colpa e/o per merito di quel padre che lo costringeva a ore eterne e disumane di allenamento nel campetto dietro casa. Agassi dunque è un bambino cresciuto, un prodotto del padre, un uomo che solo in età adulta capisce chi è davvero mettendo in pratica ciò che ha ereditato, ossia la costanza e la capacità di arrivare fino in fondo, diventando così un filantropo che manco l'Innominato di Manzoni.

Bene.

Una storia molto banale, di per sé, ma che è invece stata un successo internazionale soprattutto perché - a detta di molti - è scritta-davvero-bene
Agassi romanziere di se stesso? Non ci credo manco per un secondo, e scopro facilmente (grazie internet!) che il grosso lavoro di raccolta dati e di narrazione è di un ghostwriter [cos'è un ghostwriter?] di altissimo livello, di cui racconta qualcosa di più LINKIESTAJ.R. Moehringer

Ripensando quindi a quanto sia importante scrivere, quanto siano belle e capaci di farci esprimere le parole e come sia fondamentale saper raccontare, intensamente, realmente, scientificamente e passionalmente, subito torna alla mente un libricino che ha segnato la vita del Narratore, un libro di immenso valore che va consigliato assolutamente, anche se non si è stati tennisti e manco degli sportivi, forse a volte un po' competitivi - solo a volte, e male:

Il Tennis come esperienza religiosa, di David Foster Wallace. Parleremo di questo testo in altri con-testi e speriamo di poterlo rendere disponibile nella nostra libreria molto presto in modo da regalarlo ai nostri clienti.

Possiamo però anticipare che alcuni dei più intensi e sentiti passi del saggio - perché questo è, un saggio sul tennis - riguarda un altro grandissimo tennista che stimiamo tantissimo, per la classe, la capacità di gioco, l'umanità: lo svizzero Roger Federer.

Non importa nemmeno sapere chi sia o essere appassionato di tennis in maniera fanatica per apprezzare il valore di un uomo che fa del proprio lavoro un'arte: basta guardarlo.


Staff Bar Kahlùa


lunedì 23 gennaio 2017

HEBDOMADA TAURINORUM #2

Come ogni lunedì, la nostra rubrica sui migliori eventi della settimana a Torino, tra cultura arte e musica.





HEBDOMADA TAURINORUM ("La settimana dei Taurini").

Di Cultura e Bellezza.


Ultima settimana per chi volesse godere con i propri occhi e con i propri sensi delle due mostre dell'artista britannico Ed Atkins - classe 1982. Al terzo piano del Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli l'artista ha pensato l'installazione della retrospettiva del suo lavoro inserendola nel contesto di questo Castello mai del tutto concluso; mentre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è stata trasportata la sua ultima opera, Safe Conduct, prodotta quest'anno - una videoinstallazione. L'artista di Oxford è uno di quelli davvero notevoli, di quelli che ama usare effetti speciali e di animazione (CGI), che unisce la profondità di un pensiero antico raschiandola sulla presente realtà tecnologica e il continuo scontro tra la macchina e l'essere umano che scaturisce da questa dicotomia.

Diciamocelo, la mostra merita, sia per il costo contenuto (dai 4 ai 6,50 €!) sia per la qualità dell'artista, sia per l'ennesima occasione che ci si presenta di frequentare due delle più importanti realtà di esposizione d'arte della città quali il Castello e la Fondazione. Se proprio Ed Atkins non fosse di vostro gradimento - ma ne dubitiamo fortemente -, sappiate che in entrambi gli spazi sono ospitate anche altre due mostre interessanti: Wael Shawky a Rivoli, con una reinterpretazione delle crociate in versione filmica e lignea, ma dal punto di vista del fronte arabo; Unemployment di Josh Kline alla Sandretto, prima personale dell'artista in Italia, una mostra dura e cruda sugli effetti sociali del cambiamento nel mondo economico e tecnologico. 

Insomma, da riflettere e da godere ce n'è.

Consiglio: non attendere il giorno di chiusura per poter gustare le opere esposte - come di consuetudine per il Narratore - perché si incorre in vari rischi tra code, impossibilità di entrare e condizioni atmosferiche contrarie.

Di Musica, Divertimento e Gioventù.

Dal 27 gennaio al 04 febbraio si terrà una nuova edizione di SEEYOUSOUND, festival che ha riscosso moltissimo successo nei due anni precedenti e che sembra migliorare di volta in volta. Il festival unisce l'amore per il cinema con quella per la musica e per le colonne sonore. Cercate ciò che vi piace di più nel programma (vi segnaliamo due documentari, uno su BJÖRK e uno su Chet Baker), condividetelo con noi, ma anche con amici e parenti: questo è un festival indipendente creato dallo sforzo di professionisti locali e molto appassionati, merita sostegno soprattutto perché di qualità.

Domenica 29 gennaio la pianista cinese Yuja Wang suonerà all'Auditorium Rai insieme a Leonidas Kavakos (al violino). La ragazza - classe 1987 - è un mostro di bravura e l'Auditorium Rai regala sempre perle inaspettate.

Se invece siete in vena di vedere gente sovrumana darsi botte da orbi con una velocità strabiliante, il 28 gennaio al Palaruffini si terrà la THAI BOXE MANIA, serie di incontri di Thai Boxe per un sabato per chi ha la pellaccia dura. Il costo varia dai 27 ai 41 euro. Per gli appassionati di combattimenti è un evento da non perdere assolutamente.

Da fare ce n'è anche questa settimana: sapete già come potete mantenervi carichi vero? Beh venendo a trovarci, ovvio!

Buona settimana.

Staff Bar Kahlùa Torino




mercoledì 18 gennaio 2017

COSE PICCOLE MA BUONE - Il piacere di chiamarsi Kahlùa

"Servì loro delle ciambelline alla cannella appena uscite dal forno, con la glassa ancora fluida. Mise sul tavolo il burro e i coltelli per spalmarlo. Poi sedette insieme a loro. aspetto sinché non ebbero preso ciascuno una ciambellina cominciando a mangiare. “fa bene mangiare qualcosa” disse guardandosi. ”Ce n’è ancora. Mangiate sinché volete. Ci sono tutte le ciambelle del mondo, qui.”


"Una cosa piccola ma buona", racconto di Raymond Carver, tratto dalla raccolta "Cattedrale". Traduzione di Francesco Franconeri.



Oggi è mercoledì e inizia la dolce discesa verso il meritato fine settimana. 
Per questo inauguriamo oggi un'altra piccola rubrica del nostro blog che abbiamo voluto dedicare al celebre scrittore americano Raymond Carver, omaggiandolo con il titolo "Una cosa piccola ma buona", che è uno dei suoi racconti più belli e più amati dal Narratore. 
Perché? Perché in questo giorno di metà settimana sentiamo il bisogno di approfondire due temi a noi cari: la letteratura (e presto collegheremo questa rubrica alla nostra libreria artigianale, sempre pronta a regalar sorprese) e le bevande e il cibo, ricercandone origini e particolarità. E, non a caso, abbiamo navigato l'Internet per voi a vele spiegate, per cercare qualche informazione in più sul liquore che dà il nome al nostro amato locale. Salpiamo!



Quando, alla fine degli anni Novanta, i componenti del nostro Staff - di cui presto Vi parleremo in modo più approfondito - decisero di dare il nome Kahlùa alla loro nuova casa, l'associazione di un liquore al sapore di caffè fu una delle motivazioni principali.
Wikipedia ci dice cose interessanti: "Kahlúa is a coffee-flavored sugar-based liqueur from Mexico. The drink contains rum, corn syrup and vanilla bean." ("Il Kahlúa è un liquore messicano al gusto di caffè, che gli conferisce un gusto deciso ma dolce. Il Kahlua contiene anche zucchero, sciroppo di mais e vaniglia."). 

Il Kahlùa è dunque di origine messicane, realizzato - sembra - da un certo Pedro Domecq, fin dal 1936. Il nome deriva dall'azteco e significa "Casa della gente di Acolhua", che era una popolazione mesoamericana degli inizi del 1200 molto legata al più importante popolo degli Aztechi: il liquore veniva realizzato a Veracruz, con le erbe e i sapori e il caffè di quel luogo. 

Sul sito ufficiale della bevanda, la storia si fa ancora più precisa, delineando l'opera di quattro amici che decisero di creare questa bevanda - sembra - quasi per scherzo: Senior Blanco, Montalvo Lara e i fratelli Alvarez.

A parte questo, il Kahlùa è parte integrante di molti ottimi cocktail, come ad esempio, il White e il Black Russian, il B-52, il Mind Eraser o il Dirty Mother. Andremo ad analizzare questi cocktail nel tempo, basti dire che la bevanda è versatile anche se il suo sapore è sicuramente riconoscibile e decisamente dolciastro. Intanto, per chi mastica l'inglese, on-line si possono trovare ottime ricette per abbinare e frullare e tritare ghiaccio e bere con gusto bevande create con il Kahlùa.

Curiosità: dal 2005 l'azienda produttrice è parte del gruppo francese Pernod Richard. L'azienda deve avere speso anche abbastanza denaro per la realizzazione dei video-commedia presenti sul sito stesso e sul canale YouTube ma, a detta del Narratore umm alcuni sono imbarazzanti e poco accattivanti, seppur un lavoro da professionisti del settore.


Buon mercoledì da leoni,


Staff Bar Kahlùa



domenica 15 gennaio 2017

HEBDOMADA TAURINORUM #1





Ecco la nuova settimana alle porte: lo staff del Bar Kahlùa è pronto a partire con energia per accompagnarvi nel lungo viaggio che sette giorni possono rappresentare per ognuno di Voi.

Per questo abbiamo deciso di giocare d'anticipo e regalarVi ogni lunedì una breve panoramica dei migliori eventi in città nella settimana, filtrata dal nostro occhio clinico. Siamo dunque lieti di battezzare con il post #1 la rubrica: 

HEBDOMADA TAURINORUM ("La settimana dei Taurini").

- Di Cultura e Bellezza.

Ogni settimana indichiamo le mostre più interessanti che chiuderanno entro breve, che non chiuderanno entro breve, che vorremmo vedere, che forse vedremo, che magari abbiamo visto o che non vedremo mai.


Uno dei musei più belli ed interessanti di Torino, ossia il M.A.O. - Museo d'Arte Orientale - presenta, oltre alla mostra permanente che consigliamo vivamente di visionare perché incantevole, una mostra temporanea di "marionette, burattini, ombre del teatro orientale". Se non avete mai fatto due passi nel cosiddetto <<quadrilatero romano>> e non siete mai passati davanti a Via San Domenico 11, ve lo consigliamo vivamente, siamo sicuri che vi piacerà: provate anche solo a dare uno sguardo al bellissimo ingresso seicentesco, ammirate il cortile coperto dalla moderna vetrata che racchiude la ricostruzione di due giardini zen, e lasciatevi convincere a entrare e ammirare non solo la ricchissima collezione del Museo, ma la professionalità e la qualità con cui la mostra permanente è stata suddivisa, creata per aree geografiche, piano per piano, oltre ovviamente alla stupenda cornice del palazzo di cui potete trovare ampia descrizione sul sito stesso del M.A.O. La mostra indicata sembra essere molto interessante in quanto l'arte delle ombre giavanesi (Wayang Kulit) 
è antica e articolata, nonché da poco tempo proclamata dall'Unesco Patrimonio orale e immateriale dell'umanità.

- Di Musica, Divertimento e Gioventù.

Ogni settimana indichiamo gli eventi musicali dei principali locali di Torino, da non perdere assolutamente se sei giovane o pensi di esserlo ancora oppure ti piace pensare di esserlo.

Uno dei posti più affascinanti e pieni di stile della Torino di inizio secolo è sicuramente il Jazz Club Torino, luogo di rinnovata gestione che accoglie musicisti di altissimo livello nell'atmosfera pseudo-post-industriale (passateci il termine) di una delle costruzioni più discusse nella storia recente urbanistica e architettonica della capitale piemontese, ossia Piazzale Valdo Fusi. Eppure all'interno del Jazz Club può succedere che la meraviglia vi colga inesorabilmente, è un posto intriso di convivialità e vitalità, di musica e di amore per la musica da parte di gente che - davvero - è capace a suonare o che, quantomeno, ha gusti educati all'ascolto prolungato. Dei vari eventi presenti in settimana, il più interessante secondo noi è quello di giovedì 19 gennaio, in cui un quartetto alessandrino ridà vita a Django Reinhardt, uomo e chitarrista eccezionale degli anni 20 del secolo scorso, che tanto Woody Allen amò in gioventù da regalarci una commedia basata sulla sua vita qualche anno fa.

Spazio 211, invece, venerdì 20 gennaio, ospita un esperimento musicale e video tra i più assurdi e divertenti e dissacranti del panorama italiano degli ultimi 15 anni. Dei POP X è uscito l'ultimo album recentemente e sono in tour. Spazio ha come sempre dei prezzi accessibili e non c'è nessun motivo per non andare a sentire questo gruppo che forse, ora, sembrerebbe più corretto chiamare "collettivo". Ah, i ragazzi son di Trento, quindi trattateli bene che sono in trasferta.

[ Ecco uno dei video che più ci fa ammattire. Non è una roba per cuori deboli, vi abbiamo avvertiti: https://www.youtube.com/watch?v=5b5_FRDlR7c ]

Buon divertimento e buona settimana tra cultura e musica, dunque.


Staff Bar Kahlùa Torino





sabato 7 gennaio 2017

Post Xmas


Henry Toulouse-Lautrec
Le Jockey
1899



Superati i bagordi del Natale e del Capodanno nei quali abbiamo continuato a lavorare alacremente in una città semi-deserta ma affollata di turisti italiani e stranieri, siamo pronti a ricominciare a pieno ritmo anche al Bar Kahlùa.

Non vediamo l'ora di poter di nuovo accoglierVi all'interno della nostra attività con il solito calore e la solita professionalità.


Nell'attesa, in questo fortunato fine settimana di ponte regalato dal calendario, cogliamo l'occasione per riassumere alcuni interessanti eventi presenti a Torino.

Da consigliare senza indugio è la mostra a Palazzo Chiablese sui disegni e la vita dell'artista Toulouse-Lautrec. La mostra - tra l'altro visitata personalmente da alcuni membri dello staff - è davvero interessante ed emozionante, e si incentra principalmente sul lavoro di studio dell'artista francese, che, con la sua abilità e il suo amore per gli outsider, lascia una testimonianza di altissimo livello della Parigi di fine Ottocento e della sua incredibile vitalità.

Altra mostra da non perdere quella della collezione Savoia alla Biblioteca Reale e della Galleria Sabauda in Piazza Castello. La mostra è ricca di pezzi unici e rimane un'occasione sempre speciale quella di visitare alcune delle sedi che costituiscono il Polo Reale di Torino.

Per gli amanti delle serate più tecno della città, segnaliamo la presenza di REGAL, dj spagnolo, al Cap10100 per una bella serata elettronica il prossimo 14 gennaio, a cura di GENAU.


Seguiteci, nelle prossime settimane questi post si arricchiranno di storie e nuovi contenuti.

Buon rientro da tutto lo staff del Bar Kahlùa.

venerdì 9 dicembre 2016

Natale in Casa Kahlùa.





Dopo un ricco e velocissimo autunno, eccoci di colpo arrivati anche quest'anno al Ponte dell'Immacolata, il ponte in cui si sistema l'alberello di Natale, si pensa in maniera ossessiva ai regali, si corre come se domani fosse il 25 dicembre.

Noi al Bar Kahlùa abbiamo fatto del nostro meglio per rendere il locale accogliente e festante. 
Come potete vedere, siamo forniti di un certo numero di prodotti che potrebbero essere ottime idee regalo o un buon modo per fare bella figura se invitati a una cena tra amici; se proprio non sapete a chi fare regali, beh i prodotti Motta La Pasticceria sono anche utili per combattere solitudine, problemi amorosi o il logorio della vita moderna.



(Nota dello Scrittore: nell'infanzia lontana ormai parecchi lustri, ricordo nitidamente di quanto trovassi disgustosi i cosiddetti "marroni", la loro pasta ultra appiccicosa e l'incredibile incapacità di deglutizione di tale macigno plastificato. Certo il nome non aiutava a trovare le forze per affrontare l'improbabile impresa di ingurgitarli e goderne.
Morale della breve storia triste? Comprateli e mangiateli il più possibile, se e solo se avete compiuto la maggiore età: non riesco a comprendere come possano piacere prima al palato di chiunque.)

Nel frattempo, la nostra libreria è cresciuta, alcuni amici sono passati a lasciare qualche buon libro e fare bookcrossing. Ricordatevi che noi ci teniamo alla cultura, adoriamo vedervi leggere mentre gustate i nostri prodotti e vi godete il vostro tempo tra le nostre mura. Prendete dalla nostra bookshelf ciò che volete, Libera-Mente!
Apertura nel mese di dicembre:
il bar rimarrà aperto anche tutti i sabati mattina per venire incontro alle esigenze di alcuni nostri nuovi clienti.

Resteremo chiusi il 25 e il 26 dicembre, oltre ovviamente al Primo Gennaio.

A presto,

Staff Bar Kahlùa Torino